29-05-2020
SCISTI E MINERALI ASSOCIATI
Gli scisti sono rocce metamorfiche a grana medio-fine, molto foliate e composte comunemente da biotite, muscovite, quarzo, clorite, feldspati; in base al grado metamorfico e alla composizione si possono avere granati, alluminosilicati, cordierite ecc.
Lo scisto quindi è un termine geologico con il quale si indicano rocce formate da strati circa paralleli facilmente sfaldabili e separabili (scistosità); il nome “scisto” deriva infatti dal termine greco “Schizein” (Rompersi), in riferimento alla modalità di fratturazione degli scisti lungo i piani di foliazione.
Rocce scistose sono, per esempio, l’ardesia o la lavagna, le miche.

Questa caratteristica è dovuta al fatto che queste rocce sono state sottoposte, all’interno della crosta terrestre, a pressioni uniformi in relazione alla modifica dovuta al Metamorfismo.
METAMORFISMO
Le rocce metamorfiche si formano, all’interno della crosta, da una serie di trasformazioni mineralogiche e strutturali che interessano rocce di vario tipo, in risposta a un ambiente fisico (pressione litostatica, temperatura, presenza/assenza e composizione dei fluidi) mutato rispetto a quello in cui le rocce si sono originate. Queste trasformazioni avvengono allo stato solido, cioè senza fusione della roccia, e il vasto campo di pressioni (P) e temperature (T) in cui avvengono è il campo del metamorfismo.
La profondità alla quale le trasformazioni avvengono va da qualche km sotto la superficie fino all’astenosfera. Le profondità minori riguardano parte delle rocce sottoposte a metamorfismo di contatto, metamorfismo di fondo oceanico e metamorfismo di seppellimento. Le profondità massime vengono raggiunte dalle rocce sottoposte a subduzione. A profondità comprese tra circa 10 km e 30-40 km, infine, si collocano le rocce prodotte dal metamorfismo regionale nelle aree di collisione tra placche litosferiche.
Si calcola che le rocce metamorfiche costituiscano circa il 27% del volume totale della crosta terrestre.

Gli scisti vengono distinti dagli Gneiss (a grado metamorfico più elevato) principalmente per la grana più fine e per lo sviluppo meno accentuato della foliazione
Gli scisti si formano per metamorfismo regionale da un grande numero di protoliti (argille, arenarie, sedimenti silicoclastici e sedimenti carbonatici impuri).
Vengono classificati in base al minerale predominante: Cloritoscisti, Talcoscisti, Scisti grafitici, Micascisti etc.
I mica scisti derivano principalmente da depositi argillosi mentre gli scisti ricchi in quarzo e feldspati derivano da sedimenti arenacei poco maturi. Gli scisti a grafite derivano da sedimenti ricchi in materiale organico, che durante il metamorfismo viene trasformato in grafite.
Le trasformazioni che originano le rocce metamorfiche
A livello mineralogico il metamorfismo produce nelle rocce la ricristallizzazione in nuove forme e con nuovi orientamenti dei minerali esistenti e/o la formazione di minerali di nuove specie, in parte esclusive delle rocce metamorfiche. A questi cambiamenti di forma e di specie dei cristalli si dà il nome di blastesi.
A livello strutturale produce cambiamenti più o meno intensi nel “fabric” della roccia, con o senza riorientamento dei cristalli (i cristalli sono orientati lungo particolari linee o superfici chiamate rispettivamente lineazioni e foliazioni).
nella foto sotto si riporta esempio di sezione sottile di una roccia scistosa.

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GL